Il bike to work fa dimagrire, se sai come farlo - Bikeitalia.it

2023-02-05 17:49:21 By : Ms. DAVID HUANG

Il Bike to work fa dimagrire ma solo se sai come sfruttarlo al meglio. Dimagrire è una delle aspettative che porta moltissime persone ad approcciarsi alla bici, soprattutto se abbiamo come immagine di riferimento quella di un ciclista magro e slanciato. Ovviamente il dimagrimento non avviene solo attraverso l’uso della bicicletta ma sono sicuramente molte le attività a pedali che possono aiutarci a perdere peso. Il bike to work, cioè recarsi al lavoro in bici, è tra queste. Ma, come tutti gli strumenti, va applicato in maniera opportuna. In questo articolo spieghiamo che il bike to work fa dimagrire, ma solo se sai come farlo.

Il servizio di allenamento per migliorare e divertirsi in bicicletta.

Come ho già spiegato in articoli precedenti, il dimagrimento è determinato da un deficit calorico protratto per lungo tempo. Con la parola deficit calorico indichiamo una condizione nella quale le calorie che introduciamo con il cibo sono meno di quelle bruciate con l’attività fisica.

Per restare in uno stato di deficit calorico abbiamo a disposizione tre soluzioni:

Il problema sta nel fatto che il nostro corpo “odia” dimagrire. Nel corso dei milioni di anni di evoluzione possedere riserve di grasso (quindi di energia disponibile) significava essere in grado di sopravvivere ai lunghi periodi di digiuno. Non a caso, nella preistoria, le dee venivano idealizzate come prosperose e decisamente, per gli standard odierni, sovrappeso. Se prendiamo la Venere di Willendorf, noteremo come questa statua rappresenti una donna obesa, per gli standard attuali, ma che all’epoca possedeva grasso corporeo, quindi energia, disponibile per sopravvivere per lunghi periodi di tempo.

Per cui il deficit calorico acuto (uno o due giorni) non produce dimagrimento sensibile, coì come non saranno due uscite in più a settimana a farci dimagrire in modo considerevole. È un deficit calorico cronico, protratto per settimane, che obbligherà il corpo a consumare quelle riserve di energia che sono stoccate nel tessuto adiposo. Per farlo il corpo aumenterà quindi la beta-ossidazione degli acidi grassi, che verranno prelevati dal tessuto adiposo e verranno messi in circolo nel sangue, per poi essere utilizzati dai mitocondri per creare nuovo ATP.

E qui entra in gioco il bike to work. L’attività fisica, in questo caso il ciclismo, può essere sostenuta da due substrati: gli acidi grassi e il glucosio. Il contributo dell’uno o dell’altro dipende dall’intensità della pedalata: minore lo sforzo fisico e maggiore sarà il consumo di grassi che tenderà a lasciar spazio al glucosio man mano che l’intensità sale. Da qui possiamo già capire che il bike to work è un’attività lipolitica, cioè che permette di mobilizzare e consumare gli acidi grassi, perché viene effettuata quasi esclusivamente a un’intensità submassimale.

Il bike to work fa dimagrire anche per un altro aspetto: la costanza e frequenza dell’attività fisica. Come ho detto nel paragrafo precedente, il nostro corpo non ragiona mai in acuto bensì nel cronico. È il deficit calorico protratto per lunghi periodi che porta il corpo a sacrificare le riserve energetiche stoccate nel tessuto adiposo. Il bike to work fa dimagrire perché permette di elevare il consumo calorico quotidiano. Se passo da andare al lavoro in auto a farlo in bici posso arrivare a incrementare il mio consumo calorico di 400kcal al giorno.

Ma questo aspetto non si incrementa all’infinito, perché il corpo si adatta. E quel consumo calorico si ridurrà sempre più, bloccando il dimagrimento.

Ma qui entra in gioco la scienza. Perché nello studio “Exercise Increases 24-h Fat Oxidation Only When It Is Performed Before Breakfast” (Lancet, 2015) è emerso che effettuare un’attività aerobica prima di colazione permette di mantenere più elevata la beta-ossidazione degli acidi grassi. Nello studio i vari gruppi effettuavano la medesima attività aerobica al 50% del massimo consumo di ossigeno la mattina prima di colazione, la mattina dopo colazione, il pomeriggio e la sera. Il consumo calorico veniva poi monitorato nelle 24 ore successive. È così emerso che la medesima attività fisica, effettuata prima di fare colazione, manteneva più elevata la beta-ossidazione dei grassi nell’arco della giornata successiva. In questo modo chi faceva attività fisica la mattina a digiuno poteva bruciare una quantità maggiore di grassi nelle ore successive.

Il bike to work fa dimagrire soprattutto se ci rechiamo al lavoro in bicicletta prima di fare colazione, in modo da sfruttare questa “finestra fisiologica” e mantenere elevata la beta ossidazione. Ovviamente viene da sé che il bike to work fa dimagrire sempre e solo se a fine giornata siamo in deficit calorico. Recarsi al lavoro in bici senza fare colazione e poi strafogarsi non porta alcun risultato nel dimagrimento.

Come sempre è il bilancio calorico a favorire la perdita di peso.

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